Molti soggetti si trovano a parlare da soli ad alta voce quando non c'è nessun altro vicino a loro o spesso a bassa voce in altre situazioni. Se ci si trova in strada a parlare da soli, ciò provoca spesso la reazione dei passanti che sono indotti a pensare che ci sia qualcosa che non va nella persona, qualcosa di anormale, che rientri nei canoni della "pazzia" o della "follia" e per questo chi parla da solo, consapevole di questi giudizi, vorrebbe smettere. In effetti, Parlare da soli non significa necessariamente che ci sia qualcosa di patologico, anzi, si può affermare che nella maggior parte dei casi parlare da soli può far anche bene. Parlare da soli è in realtà una caratteristica molto comune, che molte persone condividono e che può essere un modo positivo per incoraggiare o motivare se stessi ad affrontare situazioni problematiche, o raggiungere i propri obiettivi. Parlare da soli può anche dare indicazioni su una varietà di modelli di pensiero. Le persone, in genere non dedicano la loro attenzione ai pensieri presenti nella loro mente, e la loro verbalizzazione può fornire uno strumento utile per la riflessione.
Non bisogna sottovalutare, però, che anche alcuni problemi psicologici possono indurre a parlare da soli con specifiche caratteristiche e modalità. Nella schizofrenia ed in altre patologie psichiche, ad esempio, sono spesso presenti altri sintomi evidenti. In effetti, molte persone associano il parlare da soli con la malattia mentale confinando la loro percezione solo in quest'ultimo campo ascrivibile alla psichiatria sottovalutando la normale psicologia dell'individuo.
La mente umana è spesso impegnata in processi di pensiero che riguardano i pensieri stessi. Tale modalità di pensiero viene definita meta-cognizione. Molte persone ragionano sui problemi quotidiani ed elaborano idee nella mente proprio attraverso questa attività cognitiva. Ma chi parla da solo è "matto" o è "normale"? Mentre questi pensieri sono generalmente non verbalizzati, alcuni soggetti si ritrovano a elaborare frasi e a parlare da soli ad alta o a bassa voce. Molti trovano che questo li aiuta a mantenere i pensieri focalizzati sugli obiettivi, e può aiutare le persone a rimanere concentrate. Tuttavia, verbalizzare i propri pensieri può creare fastidio o disagio per le persone che si trovano nelle vicinanze, così molte persone parlano da sole solo quando sono certe che non siano presenti altri soggetti. Ma è anche vero che si può anche parlare da soli come se ci fosse qualcuno immaginando situazioni, come nel caso della presenza di realtà immaginarie o amici creati con la fantasia essendo però consapevoli di tale realtà e quindi non rientrando nella malattia mentale della sfera psicopatologica.
In effetti riguardo al parlare da soli "non patologico" si può fare riferimento alla seguente tipologia:
a) come auto-rinforzo. Quando c’è bisogno di un elogio per un lavoro ben fatto, o semplicemente si vuole aumentare la Autostima, parlare da soli ad alta voce a se stessi può essere una valida opzione per anticipare il giudizio positivo altrui. Quindi, invece di aspettare, di ottenere l’approvazione da qualcun altro, le proprie affermazioni positive ad alta voce possono aiutare a rafforzare i sentimenti di auto-realizzazione. Alcuni esempi di questo tipo di parlare includono frasi come: "grande lavoro oggi" o "c’è tanta strada da fare!"
b) come motivazione. Non c'è modo migliore per ottenere un livello elevato di energia che parlare da soli ad alta voce. Ripetere a se stessi "si può fare!", "sei speciale!" o “ce l’ho fatta!” può essere esattamente il comportamento adeguato per auto-motivarsi in vista del raggiungimento di nuovi obiettivi.
c) come dialogo interno. Questo tipo di dialogo è comune quando si hanno pensieri che si rincorrono a causa di una situazione di stress o di una importante decisione imminente. Il dialogo interno può essere esplicitato ad alta o bassa voce e riguardare i pro e i contro rispetto ad una specifica situazione. Parlare da soli in una fase difficile che può riguardare l’affrontare una difficile situazione passo dopo passo.
d) nella gestione di obiettivi. Questo tipo di parlare da soli può aiutare a raggiungere uno scopo, un obiettivo, ad esempio, personale, accademico, lavorativo, sportivo o familiare. Pronunciare ad alta voce le frasi che riguardano i passi da eseguire può effettivamente aiutare a mettere a fuoco determinate soluzioni e rendere più efficace il nostro comportamento.
Mi chiamo Giulio e vorrei condividere la mia esperienza personale riguardo il parlare da soli. Per molto tempo mi sono sentito in imbarazzo quando mi sorprendevo a dialogare ad alta voce con me stesso. Ricordo che evitavo di farlo in presenza di altre persone per paura di essere giudicato o frainteso. Tuttavia, col tempo ho iniziato a capire che questo comportamento non solo era normale, ma poteva anche rappresentare una risorsa preziosa. Il mio percorso di accettazione è iniziato quando mi sono imbattuto in alcuni articoli che spiegavano i benefici del parlare da soli. Ho scoperto che molte persone lo fanno e che questa pratica può aiutare a gestire meglio pensieri ed emozioni. A poco a poco, ho cominciato a osservare come questa abitudine influenzasse positivamente la mia vita quotidiana. Per esempio, quando mi trovavo di fronte a una decisione difficile, parlare a voce alta mi aiutava a chiarire le idee. Pronunciare i pro e i contro di una scelta mi consentiva di vedere le cose da una prospettiva diversa e di ridurre l’ansia legata all’indecisione. Era come avere un dialogo con un amico fidato, ma quella voce ero io. Questo tipo di dialogo interno mi ha permesso di affrontare molte situazioni complicate con maggiore lucidità. Un altro aspetto positivo è stato il ruolo del parlare da soli nell’auto-motivazione. Sono sempre stato una persona che fatica a trovare la spinta iniziale per affrontare nuovi progetti, ma ripetermi frasi come “Puoi farcela!” o “Un passo alla volta” ad alta voce è diventata una strategia vincente. Era sorprendente come queste semplici parole, pronunciate da me per me, avessero un effetto così potente nel migliorare la mia energia e determinazione. Inoltre, ho iniziato a usare il parlare da soli come un metodo per auto-rinforzarmi. Dopo aver completato un compito impegnativo, non aspettavo più il riconoscimento degli altri. Invece, mi dicevo: “Hai fatto un ottimo lavoro” o “Questo è un grande passo avanti”. Questo semplice gesto ha avuto un impatto significativo sulla mia autostima e mi ha insegnato a valorizzare i miei successi, grandi o piccoli che fossero. Nel tempo, ho imparato anche a usare questa pratica per fissare obiettivi. Parlando da solo, elaboravo un piano dettagliato e lo enunciavo ad alta voce, come se stessi dando istruzioni a qualcuno. Questo approccio mi aiutava a rimanere focalizzato sui miei scopi e a mantenere la disciplina necessaria per portarli a termine. Ovviamente, ci sono ancora situazioni in cui preferisco essere discreto. Ad esempio, quando sono in luoghi pubblici, cerco di trasformare il mio dialogo interno in un pensiero silenzioso o di parlare a bassa voce. Tuttavia, ho smesso di vergognarmi di questa abitudine, perché ho capito che non c'è nulla di sbagliato nel farlo. Oggi posso dire con certezza che parlare da soli mi ha aiutato a crescere come persona. Non è solo un’abitudine, ma uno strumento che uso per affrontare le sfide, mantenere la motivazione e riflettere sulle mie esperienze. Vorrei dire a chiunque si trovi in difficoltà o provi imbarazzo nel farlo: non abbiate paura di dialogare con voi stessi. È un atto di cura personale che può portare a una maggiore consapevolezza di sé e al raggiungimento dei propri obiettivi.