I disturbi d'ansia sono disturbi caratterizzati dalla presenza di ansia e paura eccessive associati a specifici disturbi comportamentali. L'ansia è l'anticipazione di una minaccia futura mentre la paura è la risposta emotiva a una minaccia reale o percepita. Queste due condizioni spesso si sovrappongono e si prova a ridurne i sintomi e le conseguenze con comportamenti di evitamento. Gli attacchi di panico, ad esempio, sono disturbi d’ansia come risposta a particolari situazioni di paura, ma sono presenti anche in altri disturbi mentali. I disturbi d'ansia si verificano più frequentemente nella popolazione femminile che in quella maschile con un rapporto di circa 2:1. Ogni disturbo d'ansia viene diagnosticato solo quando i sintomi non sono attribuibili ad altre cause come gli effetti fisiologici di una sostanza o di un farmaco, altre condizioni mediche o altri disturbi mentali.
Le differenze tra i diversi disturbi d'ansia riguardano le situazioni o gli oggetti che provocano paura, ansia e comportamenti di evitamento e i pensieri e le credenze associate. I disturbi d'ansia hanno molte somiglianze tra loro ma possono essere differenziati attraverso un attento esame delle situazioni che sono evitate o temute. La paura e l'ansia presenti nel periodo dello sviluppo infantile e adolescenziale sono spesso condizioni del tutto normali. I disturbi d'ansia differiscono dalla paura o dall'ansia che riguardano lo sviluppo perché sono eccessivi o persistono oltre i periodi previsti per il normale sviluppo. Differiscono dai periodi transitori di paura o ansia indotte dallo stress, per la loro persistenza ( 6 mesi o più come criterio generale). Le persone con disturbi d'ansia sono portate a sopravvalutare i pericoli e le situazioni che temono o evitano, e il compito di stabilire se la la paura o l'ansia sono eccessive o sproporzionate è fatta dal clinico attraverso un colloquio e l'utilizzo di brevi test diagnostici. Molti disturbi d'ansia si sviluppano nell'infanzia e tendono a persistere se non trattati e curati precocemente. Alcune volte può essere utile anche fare riferimento all'ansia di tratto e ansia di stato per analizzare le caratteristiche di personalità o situazionali correlate con i disturbi d'ansia.
Secondo il DSM 5 (manuale diagnostico dei disturbi mentali dell'American Psychiatric Association, 2013) sono individuabili in base ai sintomi i seguenti disturbi d'ansia:
Disturbo d'ansia da separazione - (criteri diagnostici ansia da separazione nel dsm-5);
Mutismo selettivo - (criteri diagnostici del mutismo selettivo nel dsm-5);
Fobia specifica - (criteri diagnostici fobia specifica nel dsm-5);
Disturbo d'ansia sociale - (fobia sociale) (criteri diagnostici del disturbo d'ansia sociale nel dsm-5);
Attacchi di panico, Disturbo di panico - (criteri diagnostici del disturbo di panico nel dsm-5);
Agorafobia (criteri diagnostici dell'agorafobia nel dsm-5);
Disturbo d'ansia generalizzato - (criteri diagnostici del disturbo d'ansia generalizzato nel dsm-5);
Disturbo d'ansia indotto da sostanze/farmaci - questo disturbo riguarda l'ansia dovuta a intossicazione o a astinenza da sostanze o da uno specifico trattamento farmacologico;
Disturbo d'ansia a causa di un altra condizione medica - in questo caso i sintomi d' ansia sono la conseguenza fisiologica di un'altra condizione medica.
I disturbi d'ansia sono molto differenti tra loro e la psicoterapia, quindi, deve essere centrata su sintomi e diagnosi specifiche. La psicoterapia ha spesso una durata che dipende dal tipo e dalla gravità del disturbo d'ansia. Tuttavia, negli ultimi anni, molte terapie psicologiche si sono focalizzate su un intervento che prevede un numero limitato di incontri e viene definita a "breve termine". Secondo l'American Psychological Association, molte persone hanno un miglioramento significativo dopo 8-10 sedute di terapia. Molti tipi diversi di psicoterapia sono utilizzati per trattare l'ansia ma la terapia principale più adeguata è costituita dallla terapia cognitivo comportamentale (CBT). La psicoterapia dell'ansia può essere rivolta all'individuo o al gruppo formato da persone scelte in base a disturbi d'ansia simili. L'obiettivo concreto della CBT è quello di abbassare i livelli di ansia, ed eliminare le paure
La terapia cognitivo comportamentale (CBT) è la terapia più utilizzata per il trattamento e la cura dei disturbi d'ansia. Numerose ricerche scientifiche hann dimostrato che la sua efficacia è molto elevata, in particolare, nella cura delle fobie, del disturbo di panico, del disturbo d'ansia sociale (fobia sociale) e del disturbo d'ansia generalizzato. Il funzionamento della terapia cognitivo comportamentale è basato sull'individuazione e modificazione/riorganizzazione di modelli negativi di pensiero e distorsioni cognitive oltre che sull'intervento sui comportamenti disfunzionali relativi ai disturbi d'ansia. La CBT è costituita dall'unione di due principali terapie:
Il principio fondamentale della CBT è che i pensieri, la relazione tra pensieri e comportamenti, influenzano il modo in cui ci si sente e si reagisce a determinate situazioni, di conseguenza non è la situazione in sé che scatena l'ansia ma la valutazione cognitiva (percezione) della persona.
Alladin, A., 2016. Integrative CBT for anxiety disorders. Chichester: Wiley/Blackwell.
Bibliografia
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